Con grande gioia il 17 e 18 settembre Simone Battaglia, coordinatore provinciale, ha accolto le promesse di 7 salesiani cooperatori dei centri di Catania Salette e San Giuseppe Jato (PA).
Giorno 17 settembre alle ore 18 presso il Centro Salesiani Cooperatori di Catania Salette, durante la celebrazione Eucaristica presieduta da don Giuseppe Cutrupi, delegato del Centro, ed alla presenza di Simone Battaglia, coordinatore provinciale dei Salesiani Cooperatori di Sicilia, di Agata Bonaccorsi, coordinatrice del Centro, di tutti i Salesiani Cooperatori del Centro e dell’intera comunità, di parenti e amici, Valeria Castrogiovanni, Renato Di Mari, Claudia Tornello hanno espresso il loro sì ad entrare nell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.
È stato un momento di grazia e di gioia vissuto per la Chiesa e per tutta la Famiglia Salesiana, partecipato da tutti con grande emozione.
Gli aspiranti hanno chiesto espressamente la grazia di poter entrare nell’associazione impegnandosi a seguire il PVA ed accompagnare i giovani e le famiglie del quartiere nelle loro esperienze di vita ed esprimere lo spirito salesiano in tutta la Chiesa locale e nel posto che ciascuno occupa nella vita e nel proprio lavoro.
L’esperienza è stata gioiosamente e dolcemente accompagnata da canti, ai quali tutta l’assemblea ha partecipato, e dalla presenza di bambini anche piccoli, amorevolmente accolti nello stile salesiano.
Tutto si è concluso con un piacevole momento di festa.
Come insegna il nostro caro amico e maestro Don Bosco, lavoriamo insieme nella vigna del Signore.
Anche alla celebrazione di domenica 18 presso la parrocchia diocesana SS. Redentore e San Nicolò di Bari a San Giuseppe Jato, la comunità si è stretta gioiosamente attonto alle salesiane cooperatrici che hanno emesso la loro promessa: Ninfa Gumina, Maria Rosa La Porta, Maria Teresa Marsala e Irene Simonetti. Due di loro hanno voluto regalarci il racconto della loro esperienza.
"Nella mia vita la figura spirituale di Don Bosco mi ha sempre accompagnata e guidata in ogni grande e piccola scelta. Grazie al carisma salesiano di mia madre, ho imparato cosa significa essere disponili verso il prossimo, crescere in un ambiente familiare accogliente e allegro, ho imparato a sviluppare tutte le mie potenzialità e camminare seguendo una chiara proposta di fede. Ricordo con grande emozione le letture sulla vita di Don Bosco che nelle sere d’inverno mia madre era solita leggermi.
Ho avuto modo di interfacciarmi quasi direttamente con i salesiani attraverso mio fratello che fino all’età di 13 anni frequentava la scuola salesiana.
Ricordo la gentilezza, l’attenzione, la delicatezza e l’allegria con la quale svolgevano le varie attività e questo ha rappresentato per me un esempio concreto da seguire nella mia carriera professionale.
Sono diventata un’insegnante, una moglie, una mamma seguendo quegli esempi.
Seguivo con tenero distacco e un pizzico di rammarico tutte le attività che mia madre svolgeva come salesiana cooperatrice. Il lavoro, la famiglia gli impegni non mi permettevano di essere parte attiva delle molteplici attività. Quando mia madre è tornata alla casa del Padre, la sua forza, i suoi esempi e il suo entusiasmo mi hanno dato il coraggio di fare quello che andava fatto e che per tanto tempo avevo trascurato: diventare una Salesiana Cooperatrice.
Mettermi al servizio dei giovani, degli adulti, di tutte le persone che incontro ogni giorno nel cammino della vita, nel nome di Don Bosco. Desidero essere una salesiana cooperatrice nella vita quotidiana: ascoltando, non giudicando e non pregiudicando correggendo ogni possibile errore.
Non voglio essere sola, Desidero avere la presenza costante di Don Bosco nella mia vita.
In quanto educatrice voglio adoperami per contribuire a promuovere un’educazione “UMANIZZANTE” fondata su una cultura della giustizia e della solidarietà. È necessario che la figura di don bosco, i suoi insegnamenti, la sua attitudine e la sua passione e carità verso il prossimo siano coniugati sinergicamente con le necessità dei nostri giorni". (Maria Teresa Marsala)
"Salve, il mio nome è Ninfa. Domenica 18 settembre è stato, per me e le mie tre sorelline, il giorno del si. Non pensavo di potermi emozionare in tal modo, sono molto grata per il sostegno ricevuto da mio marito, dai miei figli, da mia madre e da mio fratello con la sua famiglia. Un giorno meraviglioso ricco gioia e amore assieme alla mia famiglia e alla Famiglia Apostolica di Don Bosco alla quale appartengo e per la quale ho promesso di impegnarmi a vivere il Progetto di Vita Apostolica con l'aiuto del Signore e la guida di Maria Ausiliatrice". (Ninfa Gumina)